Archivio fotografico CEIS

Archivio fotografico Centro Educativo Italo-Svizzero - Archivio Margherita Zoebeli

Il Fondo del Centro Educativo Italo-Svizzero (CEIS) comprende l'Archivio fotografico Centro Educativo Italo-Svizzero e l'Archivio Margherita Zoebeli. Entrambi i due nuclei archivistici, iconografico e documentario, testimoniano l'attività dell'educatrice e pedagogista Margherita Zoebeli (Zurigo, 7 giugno 1912 – Rimini, 25 febbraio 1996) e le origini del Centro Educativo Italo-Svizzero (CEIS), fondato a Rimini nel 1946, tuttora attivo; il fondo comprende anche le carte e il materiale raccolto dopo la morte dell'educatrice dalla Fondazione Margherita Zoebeli. Giunta a Rimini nel dicembre 1945 con una delegazione del Soccorso Operaio Svizzero, su richiesta del sindaco Arturo Clari e del vicesindaco Gomberto Bordoni per aiutare la popolazione gravemente colpita dalla guerra, Margherita Zoebeli fondò il villaggio CEIS, tuttora attivo. Il Centro, sorto su progetto dell'architetto zurighese Felix Schwartz il 1 maggio 1946 nell'area dell'anfiteatro concessa dalla municipalità, funzionò dapprima come punto di aggregazione e servizi di prima necessità per la popolazione e dal 1946 come casa per gli orfani (Casa dei ragazzi o Casina), scuola materna, scuola elementare. Margherita Zoebeli, ispirata a una visione pedagogica laica e libertaria, introdusse i principi pedagogici dell'educazione attiva, ancora pressoché sconosciuta in Italia, divenendo riferimento metodologico per i pedagogisti di tutto il mondo. I due nuclei archivistici sono depositati a tempo indeterminato presso la Biblioteca civica Gambalunga a seguito di una convenzione firmata il 20 marzo 2015 tra Biblioteca Gambalunga, Fondazione Margherita Zoebeli e Associazione Centro Educativo Italo-Svizzero. L'Archivio di Margherita Zoebeli è stato parzialmente riordinato tra il 2010 e il 2011 da Carlo De Maria, storico contemporaneista, per realizzare la pubblicazione Lavoro di comunità e ricostruzione civile in Italia. Margherita Zoebeli e il Centro Educativo Italo-Svizzero di Rimini, (Viella, 2015). L'archivio, conservato nell'abitazione di Margherita Zoebeli, dopo il suo decesso, venne depositato nella sede della Fondazione. L'esiguità dello spazio causò la confluenza di carte della Fondazione Ceis, rendendo difficoltosa la ricostruzione della situazione originaria, anche per l'intreccio fra carte personali e documentazione professionale. Da qui la scelta dello studioso di separare le carte ritenute pertinenti all'archivio di Margherita Zoebeli dalla documentazione riconducibile all'archivio storico del CEIS, esclusa dall’inventario.

L'Archivio delle carte di Margherita Zoebeli è consultabile in sede previo appuntamento. È possibile consultare due buste per volta e richiedere la riproduzione del materiale non a stampa. L'accesso alla documentazione cartacea è libero, tuttavia per l'uso e la pubblicazione del materiale gli utenti sohttps://bibliotecagambalunga.it/archivio-fotografico/richiesta-riproduzioni-e-informazionino tenuti a rispettare la normativa vigente in materia di diritto d'autore e quanto previsto dal Codice di deontologia e di buona condotta per il trattamento di dati personali per scopi storici.

L'Archivio fotografico del Centro Educativo Italo-Svizzero è in corso di digitalizzazione nel Catalogo ScopriRete. È possibile fare una ricerca per parola o argomento (ricerca base) oppure consultare direttamente le gallerie attraverso i seguenti link tematici: